Il nostro amato Monferrato sta facendo grandi passi avanti, non solo migliorando la quantità e la qualità dei servizi offerti ai turisti, ma anche nella valorizzazione del territorio dal punto di vista enoico.
Grazie all’iniziativa del Consorzio di Tutela Vini Colline del Monferrato Casalese in collaborazione col geologo e sedimentologo Alfredo Frixa, è partito il 1° progetto di Caratterizzazione Geologica dei Vigneti.
E cosí, in occasione di Golosaria Monferrato 2023 a Maggio, è stato ufficialmente presentato “Ritorno alle origini”. Questa iniziativa segue la precedente azione di mappatura delle zone e dei vigneti del Monferrato casalese, “I cru di Enogea”, realizzato dal cartografo e divulgatore scientifico Alessandro Masnaghetti, in collaborazione con lo stesso Frixa.
Domenica 7 Maggio 2023 sono stati consegnati i primi 50 pannelli (2 per ogni azienda) che in queste settimane i produttori stanno installando nei punti di maggior visibilità e passaggio in vigne e presso le relative cantine e sale di degustazione. E così abbiamo abbiamo fatto noi, come vedete in foto qui sotto.

Cosa contiene ogni pannello?
Ogni pannello del progetto di Caratterizzazione Geologica dei Vigneti contiene:
La formazione geologica del substrato, l’età, la profondità del mare, il bacino, cenni sul periodo geologico, nonché la posizione del vigneto, la litologia, gli ambienti marini del passato e la granulometria riferita alle sabbia (contenuti minerali e fossilifieri), con l’aggiunta d’immagini al microscopio. Inoltre, a corredo dei dati reperiti, sono state considerate: percentuali di sabbia, limo, argilla, Carbonato di Calcio e pH.
Tutti i pannelli riportano anche i dati delle aziende vitivinicole e un QrCode che rimanda ai diversi siti aziendali dove reperire le informazioni anche in lingua inglese.
“Nel suo complesso, il progetto intende promuovere e valorizzare il territorio enoico monferrino, permettendo alle aziende vitivinicole uno story telling aggiunto che, in modo semplice e chiaro, riproduca la geodiversità dei loro vigneti” ha spiegato il presidente Coppo. “Inoltre” ha proseguito il vigneron Ermanno Accornero, “sarà anche utile per intraprendere tutti i futuri passaggi necessari alla definizione dei Cru del Grignolino del Monferrato Casalese doc”.

Il Territorio del Grignolino
“Dai primi risultati si evince che il Grignolino è impiantato su almeno 9 diverse unità geologiche” ha spiegato Frixa; “la parte più antica è la Formazione di Casale Monferrato o “Marne da Cemento” che si è depositata circa 56-38 milioni di anni fa (Eocene) nell’Oceano Ligure-Piemontese. Questi suoli li troviamo, tra gli altri, ad Ozzano Monferrato.
Segue la Formazione di Cardona, di età Oligocene (circa 33-28 milioni di anni fa), che rappresenta l’inizio del Bacino Terziario Piemontese (un mare che copriva il Monferrato, le Langhe, il Roero e la Collina di Torino) che, al momento, è la più vitata con 6 areali censiti (Lu-Cuccaro, Vignale Monferrato, Frassinello Monferrato, Olivola, Ozzano Monferrato e Castelletto Merli).
Poi, la Formazione di Antognola di mare profondo (Oligocene – Miocene; in media 25 milioni di anni fa) con parte di Ottiglio e di Serralunga di Crea; il mare tropicale della Pietra da Cantoni più recente (Miocene; circa 17-15 milioni di anni, presente a Rosignano Monferrato e Ozzano Monferrato; le Areniti di Tonengo (Miocene: circa 15-14 milioni di anni) a Ottiglio Monferrato e a Ponzano Monferrato; i sedimenti di mare profondo delle Marne di Sant’Agata Fossili, importanti della zona del Barolo (circa 11-7 milioni di anni fa), presenti a Vignale Monferrato, Sala Monferrato e Treville. E ancora, i depositi contenenti gesso di fine Miocene (7-5 milioni di anni fa) del Complesso Caotico della Valle Versa presenti a Terrugia, Rosignano Monferrato e Cella Monte, e della Vena del Gesso (Vignale Monferrato), quando il Mediterraneo diventò un grande lago salato a causa della chiusura dello Stretto di Gibilterra e dell’interruzione dei collegamenti con l’Oceano Atlantico.
La storia si chiude circa 4-3 milioni di anni fa con le Sabbie di Asti (Pliocene) con i vigneti a Vignale Monferrato e a Cuccaro. In quest’ultimo periodo le colline erano in gran parte emerse e il mare”.
Il consorzio, di cui facciamo parte da diversi anni, si impegna dal 2017 nella tutela dei seguenti vini: Grignolino del Monferrato Casalese doc, Barbera del Monferrato Superiore docg, Rubino di Cantavenna doc e Gabiano doc